“Lo Zodiaco”, chiusura per fallimento del ristorante con vista su Roma
E’ ormai confermata la notizia, di cui si vociferava già nelle ultime settimane, della chiusura definitiva del ristorante “Lo Zodiaco”, in viale del parco Mellini 88-90-92, ossia sulla cima di Monte Mario, il colle più alto di Roma, da cui si può godere, quindi, un panorama mozzafiato su tutta la città, dal centro ai Castelli. Si tratta, dunque, di un luogo conosciuto e amato non solo da tutti gli abitanti di Balduina, ma un pò anche da tutti i romani, in particolare dalle coppie di innamorati, rimasti, quindi, profondamente dispiaciuti dalla sua chiusura. All’inizio si pensava semplicemente che non avesse più riaperto dopo il periodo di “lockdown” forzato, che lo avrebbe potuto portare al fallimento, ma, in realtà, già da diversi giorni, è comparso sulla porta un foglio che riporta la sentenza n.177/2020 del Tribunale Ordinario di Roma, risalente allo scorso 4 marzo, (una settimana prima del “lockdown”), con la quale i giudici dichiarano il fallimento della Zodiacoroma s.r.l., società proprietaria sia del ristorante, sia del bar adiacente. Il 18 giugno, poi, sulla pagina Facebook dello Zodiaco, è comparso un lungo post in cui si conferma che “la nostra attività è fallita“, e si spiega poi che ciò sarebbe avvenuto “perché quattro dipendenti, che avevano lavorato con la vecchia gestione, ma mai con la nuova...” già nel 2015 avevano chiesto e ottenuto da noi il pagamento di oltre 120.000€ per liquidazioni dovute dai vecchi gestori e che noi abbiamo pagato, sempre in sede fallimentare, in un’unica soluzione…” In seguito, però, “gli stessi lavoratori, appena incassati i circolari della suddetta cifra, si sono ripresentati con un’altra causa aperta nel civile, sempre nei confronti della vecchia gestione, riguardante ore straordinarie non retribuite, permessi non pagati, ferie non godute, ecc.. in cui rivendicavano (udite bene) la cifra esorbitante di oltre 700.000€, a cui, secondo loro, andavano aggiunte spese e interessi maturati nel tempo. Noi della nuova gestione, non essendo a conoscenza di questa causa perché insediati da pochissimo, ci siamo potuti presentare davanti al giudice solo nell’ultima udienza utile, quando ormai era troppo tardi”, ma il giudice ha trasformato la cifra richiesta “da oltre 700.000 a 300.000 euro. A questo punto, fiduciosi, siamo ricorsi subito in appello presentando richiesta di sospensiva ai giudici”, che “stabilivano che in attesa della sentenza di appello la cifra richiesta doveva calare da 300000 a 100000 euro. Gli ex dipendenti hanno però “iniziato un’azione di pignoramento, andata poi a buon fine, per un ammontare di 65.000€… Noi della nuova gestione eravamo convinti di dover attendere la sentenza di appello e di dover pagare, al momento opportuno, tutta la cifra richiesta”. Gli ex lavoratori, però, “invece di attendere la sentenza di appello, che purtroppo veniva rinviata dal Tribunale… agivano nuovamente per via fallimentare…” Si ricorda poi che “nei nostri 5 anni di gestione e di onesto lavoro eravamo riusciti a pagare oltre 1.500.000 di debiti accumulati dai precedenti gestori purtroppo già noti alla cronaca nera romana e che noi abbiamo anche denunciato alla Procura della Repubblica ( senza ottenere alcun risultato…) Quindi, in sede di dibattimento fallimentare, oltre ai 65.000€ già pignorati, abbiamo offerto di pagare i 35.000€ restanti, una parte in contanti subito e una parte a rate. Ma loro non hanno accettato, forse forti dei 120.000€ già ricevuti sempre da noi. Il 4 marzo 2020, dopo un’agonia di 8 mesi, siamo arrivati alla fatidica sentenza di fallimento...” Nel post si ringraziano poi i “35 lavoratori, tra fissi e stagionali“, e si conclude affermando :“non ci arrendiamo e confidiamo che la giustizia italiana possa modificare il corso di questa incredibile storia dal finale molto amaro. Lo Zodiaco è un luogo magico e iconico di questa città e non può e non deve finire così. Faremo tutto il possibile per riaprirlo e portarlo, insieme a tutti voi, a splendere nuovamente e ancora più di prima“. Il post è firmato Roberto Rossi e Roberto e Nadia Zagaglia, “soci dell’azienda”, e, in pochi giorni,ha raccolto già oltre mille commenti, di persone rammaricate per la chiusura dello storico locale o che si chiedono se non si sia potuto evitare questa fine. Il ristorante aveva aperto nel 1956, ed era rinomato, più che per i suoi piatti, per la location, con l’eccezionale vista su Roma, e, nel corso di tutti questi anni, aveva ospitato anche diversi personaggi famosi, ultima dei quali, ad ottobre, Angelina Jolie. Speriamo, allora, che, prima o poi, qualcuno si faccia carico di riaprirlo di nuovo, e, magari, riportarlo così, pian piano, al vecchio splendore…

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