L’accesso al mondo del lavoro non è facile, specie per chi ha avuto problemi con la giustizia ed è quindi detenuto, anche se sta terminando la sua pena ed è considerato ormai ravveduto. La legge Smuraglia, però, prevede delle agevolazioni fiscali per i datori di lavoro che assumono persone detenute. Facilitare il reinserimento sociale di queste persone è anche lo scopo del progetto “Seconda Chance”, ideato da Flavia Filippi, giornalista del Tg La7 che abita a viale delle Medaglie d’Oro e da sempre collabora alle iniziative per il quartiere, e ha spiegato sul gruppo Facebook “Balduina’S Community” i benefici che la legge Smuraglia garantisce a chi assume detenuti a fine pena.
Questi hanno scontato quasi completamente la loro condanna, sono giudicati del tutto ravveduti dalle istituzioni penitenziarie, hanno già goduto di permessi premio, in molti casi già lavorano nel carcere e sono autorizzati ad uscire se viene offerto loro un lavoro, anche part-time o a tempo determinato, e dopo un periodo di prova. Flavia Filippi è, quindi, pronta ad assistere chi ha bisogno di personale per la sua attività e vuole ridurre il costo del lavoro e offrire, al tempo stesso, una seconda chance a una persona che ha guadagnato nuovamente quel diritto. E’ possibile contattarla al 3358190590, o scriverle su WhatsApp o Messenger anche per “un caffè in qualsiasi bar della nostra comunità”.
La giornalista ci segnala positive esperienze di imprese che, recentemente, hanno assunto personale in questo modo. In collaborazione con Balduina’S, una è Le Serre by Vivi in via Decio Filipponi, 1 che, più di un mese fa, ha deciso di assumere per sei mesi un detenuto usufruendo dei benefici della legge Smuraglia. Si tratta di M., che, vista la sua notevole abilità in cucina, farà l’aiuto cuoco, e che, raccontano, è parso “emozionato” per l’inizio di questa nuova esperienza. Pochi giorni fa, invece, è stata la volta di A., marocchino del 1990, sposato e con due figlie, che aveva lavorato per alcune stagioni nei ristoranti abruzzesi e della riviera romagnola, e che sembrava avvilito perché, nei precedenti colloqui, erano state assunte altre persone al posto suo. Qualche giorno fa, però, è stato anche lui assunto da Adele De Quattro e Lorenzo Giacco, titolari dell’Osteria degli Avvocati (in zona San Pietro).
Dopo un incontro di dieci minuti, Adele ha detto, infatti, che la persona che cercavano era proprio lui, specializzato nei primi piatti, ma in grado di fare tutto e desideroso di dimostrarlo. È già stata inviata la lettera d’intenti per chiedere al direttore del Nuovo Complesso l’assunzione a tempo determinato di A., mentre il consulente del lavoro del ristorante si occuperà dei benefici concessi ai datori di lavoro dalla legge Smuraglia. Anna e Lorenzo, invece, accoglieranno un giovane che sta finendo pazientemente di espiare la pena e che sogna, però, una vita diversa, una vita da chef.